Sezione A – Poesie in friulano
1a classificata
Franca Mainardis
“Daspò il burlaç”
L’opera non è per nulla scontata e sviluppa in modo originale il tema proposto. L’autore manifesta una grande sensibilità nel descrivere i momenti di vita di una persona, sia riguardo agli aspetti interiori che alla forza della natura che agisce all’esterno. Dal punto divista linguistico, la qualità è buona e si avvicina a quello che può essere lo spirito di valorizzazione del friulano non solo come strumento di conversazione quotidiana, ma anche come lingua letteraria.
2° classificato
Giacomo Vit
“Indicassion par ciatàti”
La più “nelsiana” delle poesie in concorso, con molte suggestioni letterarie. L’incipit è molto suggestivo e richiama “Se tu vens cà sù ta’ cretis” (Stelutis alpinis), ma anche brani musicali di respiro internazionale e a poeti contemporanei come Eugenio Montale. Molto bella ed evocativa anche l’immagine finale, con le parole/farfalle che si alzano in volo dalla mano di Tracanelli.
3° classificato
Giuseppe Mariuz
“A son rivàs uchì di là da l’aga”
Il tema affrontato è molto attuale e dimostra come la lingua friulana si presti a trattare anche tematiche difficili e di impegno sociale. La presenza di riferimenti storici non banali (le terre di Concordia, i primi cristiani…) esprime la capacità di accostare il presente con il passato, per una lettura alternativa di fatti di cronaca.
Segnalazione
Eraldo Ius
“Aghis”
L’opera è interessante sia per i contenuti che per le immagini proposte. Interessante anche il ricorso all’anafora, portato quasi all’esasperazione. Purtroppo la padronanza linguistica risulta molto incerta e ostacola la scorrevolezza della lettura.
Sezione B – Poesie in italiano
1a classificata
Laura Vicenzi
“Underneath the bridge”
L’opera, sviluppata sul modello della scrittura creativa americana, costituisce un tentativo di innovare il linguaggio poetico. Lo stesso titolo evidenzia questa chiave di lettura, richiamando una canzone di Kurt Cobain degli anni ’90. È una biografia soggettiva, dove la vita del protagonista viene ricordata attraverso sue diverse fasi temporali. Assai evocative le immagini; in modo particolare colpisce la descrizione del padre, un cameo carico di affetto e di nostalgia.
2° classificato
Mauro Caneparo
“Contadini”
Poesia classica come impianto, ma per nulla banale. Attraverso la descrizione dei piccoli gesti quotidiani, esprime la personalità, la forza d’animo e i valori dei protagonisti, appunto i contadini. Molto efficace il continuo rimando tra terra e acqua, in una insolita visione di contadini/marinai che ben si collega alla storia della bonifica e colonizzazione delle terre basse.
3e classificate ex aequo
Valeria Groppelli
“Briciole di luna”
Dolcezza espressiva, ritmo e musicalità contraddistinguono questa poesia, che ruota tutta intorno a un mondo di emozioni interiori, che tendono apparentemente al negativo. Ma il finale apre uno squarcio di luce inatteso, che carica la poesia di nuovo significato.
Laura Fornaroli
“Silenzi”
È tutta costruita su un susseguirsi di immagini brevi ma complete (quasi “lampi di emozioni”), che ne fanno quasi una poesia visiva. L’immediatezza del linguaggio permette di cogliere bene il mood che l’autore ha cercato di esprimere.
Segnalazioni
Antonietta Crepaz
“Dove il fiume scivola lento”
Una visione del tempo passato, resa attraverso descrizioni d’ambiente, scene di vita e riferimenti antropologici. Il ritmo e la musicalità rivelano un notevole profondità d’animo. I numerosi friulanismi inseriti nel testo appaiono tuttavia un po’ forzati.
Giovanni Caso
“Di là del fiume nella bassa”
La poesia si propone con uno sviluppo classico per il tema proposto. Ma la musicalità molto marcata che ne caratterizza i versi, la valorizzano notevolmente e ne rendono piacevole l’ascolto.